LA TENUTA

Caiaffa vini: là dove tutto si tiene.

La brulicante operosità degli insetti che, tra un filare e l’altro friniscono, stridono, ronzano e squittiscono, regala un paesaggio animato e vivo; per l’uomo, un documentario a cielo aperto. È il teatro della natura che impone la sua conoscenza e il rispetto delle sue regole in un’unica, totalizzante maniera. E poiché la natura è il luogo dove tutto si tiene, una condizione naturale come il disequilibrio esiste solo se funzionale all’equilibrio, e l’entropia all’ordine, in un disegno così composito di interazioni tra sistemi – ed ecosistemi – da far sì che ogni alterazione della parte, fosse anche la più piccola, si ripercuota poi, inesorabile, sul tutto. È la regola di questo teatro, che ben si sintetizza in una figura retorica di nome “sineddoche” che identifica appunto la parte col tutto, il micro col macro, l’infinitamente piccolo con l’infinitamente grande, e viceversa.

Questo è anche il principio dell’agricoltura sinergica, una filosofia che ha fatto proseliti nel mondo della viticoltura dove, tra le altre cose, la famiglia Caiaffa s’è imposta quale nuovo vate. I suoi principi? Abbracciare un nuovo – che è poi antichissimo – modo di concepire la natura quale unica grande collaboratrice: poiché l’ambiente che circonda il vigneto, se saputo leggere e interpretare, contribuisce alla causa di chi lo coltiva, come fanno alcuni insetti che, per loro natura, ne scacciano altri che, invece, sarebbero dannosi. É per questo che, qui, è bandito l’uso di insetticidi e pesticidi, ma si lasciano anzi prosperare flora e fauna spontaneamente abdicando volentieri a tutti i prodotti di sintesi chimica convenzionalmente in uso.